Come si Colorano le uova per la Grande Rogazione o il giorno della Sensa nella Domenica dell’Assunzione.
La tradizione, tramandata da madre in figlia, vuole che per la Grande Rogazione e nel Giorno della Sensa ci sia uno scambio doni in particolare ci si scambi delle uova.
Ma cosa sono queste due tradizioni la Grande Rogazione e il Giorno della Sensa?
Molti riti si perdo negli anni. Altri rimangono incarnati nel territorio e nel popolo che lo vive, tramandato da generazioni in generazioni ed è quello che succede ogni anno con l’arrivo dell’Assunzione con la Grande Rogazione di Asiago e il giorno della Sensa di Roana.
Stiamo parlando di tradizioni che hanno oltre 600 anni e che coinvolgono riti propiziatori precristiani, devozione genuina, amicizia e antiche reminiscenze dionisiache e fede religiosa.
la Grande Rogazione che si svolge il sabato prima dell’Ascensione si tratta del ripetersi del rito antico che prevedeva delle peregrinazioni propiziatorie che chiedevano un buon raccolto. Ai giorni nostri si parte alle sei del mattino dal Duomo di Asiago e, dietro lo stendardo rosso con la croce bianca, la processione s’incammina percorrendo i confini del comune attraverso le stradine sterrate e i prati ancora ingialliti dal tarassaco. Un percorso che dura circa 13 ore e che si sviluppa su 30,00 chilometri. Si può vedere come il “giro del mondo” che tocca prati profumati di rugiada e colorati di tarassaco, boschi e i pendii, dal Lazzaretto al Kaberlaba, e fino a Canove, Camporovere, per affrontare la faticosa salita al Monte Katz e riposare un po’ nei boschetti di Gallio. Ogni tanto una sosta per il cibo e la convivialità, un incontro con vecchi amici dispersi da anni.
L’entrata in paese, alle sette di sera, è una marcia trionfale scandita dal suono possente delle campane: è la Il fatto è che non basta sapere che c’è: solo chi l’ha “vissuta” dal di dentro sa davvero cos’è la Grande Rogazione. comunità che dà il benvenuto a se stessa, un’emozione che resta dentro per sempre.
Un seconda tradizione è il giorno della Sensa: dove la popolazione di Roana si trova presso la località Cattedra a Canove la domenica dell’Ascensione e dopo la Messa la popolazione si raccoglie con un semplice conviviale sui prati circostanti a fare un pic-nic.
Riti propiziatori, che legano in modo saldo il nostro territorio a Venezia, alla Serenissima Repubblica di Venezia, che nel giorno dell’Assunzione troviamo la Fèsta de la Sènsa.
In quel giorno venivano commemorati due eventi importanti per la Repubblica Veneziana:
il primo evento è datato 09/05/1000 data in cui il doge Pietro II Orseolo salvò le popolazioni della Dalmazia minacciate dagli Slavi. Quel giorno segnò l’inizio dell’espansione veneta nell’Adriatico.
Il secondo evento è collegato all’anno 1177, quando, sotto il doge Sebastiano Ziani, Papa Alessandro III e l’imperatore Federico Barbarossa stipularono a Venezia il trattato di pace che pose fine alla diatriba secolare tra Papato e Impero. In occasione di questa festa si svolgeva il rito dello Sposalizio del Mare. In quel giorno, ogni anno, il Doge, sul Bucintoro, raggiungeva S. Elena all’altezza di San Pietro di Castello. Ad attenderlo il Vescovo, a bordo di una barca con le sponde dorate, pronto a benedirlo. Per sottolineare il dominio della Serenissima col mare, la Festa sarebbe culminata con una sorta di rito propiziatorio: il Doge, una volta raggiunta la Bocca di Porto, lanciava nelle acque un anello d’oro.
Sembra strano ma nel giorno dell’Assunzione tre riti si intrecciano quasi a formare una unione, che è la prova del collegamento tra la Spettabile Reggenza dei 7 Comuni e la Serenissima Repubblica di Venzia.
La tradizione vuole che al Lazzaretto per la Grande Rogazione e la domenica nel giorno della Sensa ci sia un dono d’amore.
La ragazza che 25 aprile ha ricevuto in dono un “cuco”, un fischietto in terra cotta dal ragazzo che ha deciso di corteggiala, se anche lei prova le stesse sensazioni e approva il corteggiamento, dona delle uova colorate o il sabato della Grande Rogazione o il giorno della Sensa.
Ma come si colorano queste uova?
La tradizione vuole che siano colorate con una tecnica precisa, insegnatami dalla mia cara nonna; si bagna l’uovo crudo con l’albume ,posizionando erbe e fiori di vario tipo, raccolti nei campi. Si copre il tutto con le bucce secche di cipolle rosse e si impacchetta con un pezzo di stoffa leggera; si immerge in acqua e si fa bollire per circa 15 min. Si lascia poi raffreddare e si procede a scartare delicatamente l’involucro. Troverete come per magia le vostre uova colorate con le impronte delle foglie e fiori del vostro prato, pronte ad essere donare a colui che vi “interessa”.
Se volete imparare direttamente chiedete a Roberta della Malga col del Vento che vi faccia una dimostrazione pratica.
Per noi della Malga Col del Vento tutto questo ci affascina. Le tradizioni e la storia millenaria di un popolo non si posso cancellare ma devono rimanere presenti per indicare la nostra stori alle future generazioni.
Vi Aspettiamo Buona Rogazione e Buon giorno della Sensa.