4444 gradini della Calà del Sasso e la Malga Portule
Cosa hanno in comune la Calà del Sasso e la Malga Portule.
Si potrebbe dire con l’unico collegamento è che siano entrambi in Altopiano dei 7 Comuni, invece per noi della Malga Col del Vento queste due località si sono trasformate in due piatti da proporre ai nostri ospiti per questo ponte di San Marco.
Ma da dove parte il collegamento.
Parte sempre dalla nostra storia perché il Portule per noi della Malga Col del Vento è legata alla tradizione di famiglia dell’alpeggio quando il nonno Guelfo Sartori – bandiera – ha cominciato a “caricare”, a portare in Malga Portule – quota 1713 le sue mucche per produrre il formaggio Asiago d’Allevo, assieme tutta la sua famiglia; erano gli anni 1957 e lassù trascorrevano 100 giorni nel quotidiano lavoro che prevede il l’attività del Malgaro.
Da questa storia parte l’idea di un piatto, i gnocchetti cimbri di Malga Portule, un impasto semplice di acqua, farina e uovo conditi con sugo di carne secca. Mio papà Felice e la zia Osvalda ancora oggi si ricordano la carne secca che si mangiava su in Malga Portule.
E dalla cima del Portule, nelle mattine limpide si può intravedere Venezia e il campanile di San Marco.
Quale grande storia racchiude il nostro maglificio Altopiano con la Spettabile Reggenza dei 7 Comuni – fratelli cari, legati alla Serenissima Repubblica di Venezia.
Mi capita di pensare ai nostri avi che con fatica e duro lavoro scendevano per la Calà del Sasso con i suoi 4444 gradini, facendo scorrere i nostri tronchi di abete fino a Valstagna per legarli in canoe e portarli attraverso il Brenta fino a Bassano del Grappa e poi giù sino alla foce per arrivare direttamente a Venezia e alla piazza San Marco.
Per onorare questi grandi uomini abbiamo pensato un piatto i maccheroncini della Calà del Sasso.
Ci siamo immaginati questi montanari che scendendo dai 4444 gradini della Calà del Sasso portandosi dietro come cibo qualche straccio di prosciutto crudo; abbiano visto a metà strada il tarassaco sbocciato che colorava di giallo i prati e giunti a Bassano del Grappa prima di avviarsi a navigare il Fiume Brenta, si siano fermati ad assaporare il prosciutto, un ovo e qualche Asparago Bianco di Bassano.
Non mi resta che invitarvi ad assaporare questi piatti qui alla Malga Col del Vento, sorseggiando un buon bicchiere di vino e ripensano ai nostri veci che hanno fatto la nostra storia.
Buon appetito dalla MalgaColdelVento