L’archivio storico dello scrittore al Museo Le Carceri di Asiago
Siete ancora in tempo per visitare la mostra “Le carte di Mario” al Museo Le Carceri di Asiago. Un’opportunità unica per scoprire l’archivio storico di Mario Rigoni Stern.
Fino al 30 aprile 2023 l’archivio privato dello scrittore – dichiarato d’interesse storico il 14 giugno 2017 dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica per il Veneto e per il Trentino Alto Adige e donato dalla famiglia, per volere dello stesso Rigoni Stern, alla Città di Asiago il 20 ottobre 2020 – è esposto e visitabile negli spazi culturali del Museo Le Carceri di Asiago. Con l’istituzione del Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Centenario della Nascita di Mario Rigoni Stern da parte del Ministero della Cultura e l’inserimento delle iniziative da esso promosse nei Grandi Eventi della Regione Veneto, si è voluto, infatti, valorizzare e promuovere l’archivio Mario Rigoni Stern attraverso un’esposizione che desse viva voce alle carte dello Scrittore e che fosse testimonianza della sua eredità valoriale.
Carte parlanti
Il percorso espositivo prende avvio dalla macchina da scrivere di Rigoni Stern collocata nella sala centrale delle “Carceri” e si sviluppa attraverso tematiche affrontate in ogni singola “cella” del museo: una traccia che ripercorre la vita dello Scrittore e tutte quelle connessioni delle quali ogni documento d’archivio è portatore. Le carte sono preziose testimonianze di fatti storici, dei rapporti e degli scambi epistolari che Rigoni Stern intratteneva con i lettori, con altre importantissime figure della letteratura, come Primo Levi, Andrea Zanzotto, e con la Einaudi, sua casa editrice.
L’amore di Mario per l’Altopiano
La mostra mette in luce aspetti più o meno noti della personalità, del pensiero e dell’opera di uno degli scrittori più importanti del Novecento e che molto ha ancora da dire ai giorni nostri. I curatori, attraverso questa esposizione che si avvale di un allestimento innovativo, hanno fatto sì che il suo archivio, oggi conservato al Palazzo del Turismo “Millepini” assieme alle carte della Reggenza, ci raccontasse dell’amore con cui Mario scriveva della sua terra, della cura che riservava a tutti coloro che gli corrispondevano e della sua vocazione etica e esistenziale per la sua attività di narratore.
Il “team” dello scrittore
I contenuti scientifici della mostra sono stati coordinati dell’archivista Ines Gheno con la preziosa supervisione di Giambattista Rigoni Stern, figlio dello Scrittore, e curati da una apposita commissione scientifica nominata in seno al Comitato Nazionale: Giuseppe Mendicino, scrittore e biografo di Mario Rigoni Stern, ha curato una stanza dal titolo “Mario Rigoni Stern e Primo Levi. Amicizia fra libri, montagne e prigionia” approfondendo lo stretto legame di amicizia e l’affinità elettiva tra i due scrittori; Chiara Visentin, architetto, docente di Urbanistica e Tutela del Territorio al Politecnico di Milano, ha curato una stanza dal titolo “Uno sguardo dall’alto”, che approfondisce il tema dell’attivismo ambientale di Mario Rigoni Stern a tutela della sua terra; Chiara Stefani, architetto e paesaggista, con la stanza “Vivere dentro la natura” ha approfondito la documentazione archivistica relativa all’interesse naturalistico e ambientale dello scrittore; Ada Cavazzani, già ordinario di sociologia urbana e rurale all’Università della Calabria, con l’evocativo titolo della stanza “Scrivere perché, per che cosa?” ha trattato della vocazione precoce di Mario Rigoni Stern per la scrittura, vissuta come esigenza esistenziale, approfondendo alcuni temi che rimangono come riferimento costante in tutta la sua attività letteraria; Anna Maria Cavallarin, studiosa di temi rigoniani e cocuratrice del libro “Mario Rigoni Stern, Un uomo, tante storie, nessun confine”, con la stanza “Giacché al mondo siamo tutti paesani”, ha esaminato la fitta rete di contatti umani e culturali emersa dalle carte dello scrittore, dando vita a una mappa mentale di affetti e relazioni; Francesca Chiesa, docente, con la stanza dal titolo “Piccola Patria e memoria” approfondisce lo stretto legame con la “Heimat”, che si sostanzia in un fitto scenario di luoghi e persone confluite nell’opera “Le Stagioni di Giacomo”. Il progetto di allestimento e comunicazione visiva è stato curato dallo studio B LAB design di Antonio, Cristina e Roberto Busellato. L’esposizione, nell’ottica di rendere maggiormente accessibile la fruizione del documento archivistico, si è avvalsa di un sistema di comunicazione multimediale organizzato attraverso light-box, videoproiezioni a parete, pannelli didascalici a parete e teche espositive col fine di creare un ambiente immersivo e con l’obiettivo di guidare il pubblico alla conoscenza dei temi della mostra attraverso un’esperienza multisensoriale.
Laboratori
Sabato 18 marzo 2023 – ore 17.30 – Sala Consiliare del Comune di Asiago
Amicizia e affinità, di valori e di esperienze, tra Mario Rigoni Stern e Primo Levi, a cura di Giuseppe Mendicino – Scrittore e biografo di Mario Rigoni Stern
Sabato 8 aprile 2023 – ore 17.30 – Sala Consiliare del Comune di Asiago
Un uomo, tante storie, nessun confine, Priuli & Verlucca, Torino 2018
L’incontro in Mario Rigoni Stern, a cura di Anna Maria Cavallarin – Studiosa di temi rigoniani e cocuratrice del libro “Mario Rigoni Stern. Un uomo tante storie nessun confine”
Informazioni di servizio:
MUSEO LE CARCERI
Via Benedetto Cairoli, 13 ASIAGO (VI)
Tel. 0424 600255 – e mail: info@museolecarceri.it
www.asiago.to
Giorni: sabato, domenica e festivi
Orari: mattino 10 – 12.30 | pomeriggio 15.30 – 18.30
Biglietti: € 5,00 intero, € 3,00 ridotto
Ingresso gratuito per minori di 6 anni, disabili e accompagnatore
Visite guidate: su prenotazione presso il Museo € 8,00 a persona con un minimo di 10 partecipanti