Per non dimenticare…
VERSO IL CENTENARIO DELLA GRANDE GUERRA per non dimenticare, Altopiano dei 7 Comuni
Questi sono giorni importanti del centenario, per l’Altopiano dei 7 Comuni, stiamo per raggiungere il giorno in cui la nostra popolazione ha dovuto lasciare le le loro case per andare profughi nella pianura veneta. “per non dimenticare”
Sono giorni importanti per tutte le generazioni che ora vivono in pace ed armonia senza pensare cosa voleva dire a 20 anni andare in guerra.
Tutto l’altopiano è stato oggetto del conflitto e molti luoghi portano ancora i segni delle battaglie.
Per noi della Malga Col del Vento che siamo inseriti direttamente nella storia ci sembra d’obbligo far conoscere alle nuove generazione quello che nei nostri monti è successo, per non dimenticare.
Luoghi: M. Zovetto, Lemerle, V. Magnaboschi – “Il sacrificio e la memoria”
Le posizioni del Lemerle, Magnaboschi, e dello Zovetto furono aspramente contese durante la Strafexpedition quando i reparti italiani (brg. Forlì e Liguria) riuscirono definitivamente a fermare l’avanzata imperiale.
Testimonianza di quei tragici avvenimenti sono i numerosi cippi e monumenti presenti nella zona tra i quali in particolare va segnalata la colonna romana che domina il cimitero italiano che venne eretta negli anni ’30 in corrispondenza del punto di maggiore penetrazione nemica.
Dall’aprile del 1918 la zona fu presidiata dalle unità inglesi contro le quali si infranse l’offensiva austriaca del giugno 1918 ed alle quali si deve, in gran parte, la realizzazione del complesso sistema di trincee, delle postazioni blindate e dei ricoveri ancor oggi visibili.
Vale sicuramente la pena ricordare il sistema di trincee e postazioni blindate in pozzo presenti sia sullo Zovetto che in corrispondenza della selletta tra il Lemerle ed il Magnaboschi e la galleria difensiva ricavata nella dorsale rocciosa che dalla strada comunale risale trasversalmente le pendici ovest dello Zovetto all’interno della quale sono ancora presenti ancora alcune iscrizione dei reparti inglesi là operanti.
Grazie alla particolare localizzazione a ridosso dell’abitato di Cesuna ed alla facile accessibilità nonché alla già significativa presenza nella Val Magnaboschi, del cimitero inglese e dell’ex cimitero italiano – austriaco recentemente recuperato.
La prima adunata nazionale degli alpini (Monte Ortigara, 5-7 settembre 1920)
Dopo 86 anni di nuovo sull’Ortigara, il monte tragicamente celebre per la battaglia del 1917 Per non dimenticare
Il Convegno sulla vetta dell’Ortigara era stato previsto per 400 soci della neonata Associazione Nazionale Alpini. La colonna preceduta dalla fanfara del Battaglione alpini “Belluno” partì da Grigno e in 5 ore raggiunge Barricate. Da qui a Campo Magro, dopo una sosta venne raggiunto l’accampamento. Qui, dopo aver dormito nelle tende con paglia e coperte, i convenuti partirono per al vetta dell’Ortigara dove trovarono oltre un migliaio e mezzo di persone giunte da ogni parte del Trentino e del Veneto, rappresentanze, vecchi combattenti, semplici montanari riuniti per celebrare con l’Associazione Nazionale Alpini(A.N.A.) il sacro rito. La cima dell’Ortigara era popolata da una folla addensata ai vessilli. E questo fu per L’A.N.A. il vero successo dell’adunata, sanzionato dall’intervento spontaneo e caloroso dei valligiani.
Doveva sorgere sulla vetta una colonna mozza con la scritta “Per non dimenticare”, ma il monumento non poté essere solennemente scoperto perché mancava il basamento. Tuttavia la colonna era stata puntualmente e faticosamente trasportata fin lassù.
Sul posto venne celebrata al messa e il cappellano militare padre Giulio Bevilacqua parlò con commossa eloquenza rievocando il cruento sacrificio di 18 Battaglioni alpini e di 15 compagnie mitragliatrici che operarono durante la Grande Guerra (1915-1918).
Nella serata del 6 settembre i partecipanti al raduno raggiunsero Trento dove ricevettero affettuose e calde accoglienza.
Il 7 settembre, composto un corteo, sotto una vera pioggia di fiori, i radunisti salirono al Castello del Buonconsiglio dove resero omaggio alla fossa di Cesare Battisti. Nel palazzo delle scuole venne poi tenuto il congresso dell’Associazione.
L’89ª Adunata degli alpini che si terrà ad Asti il 13, 14 e 15 maggio. Dopo 89 adunate trascorse da quella prima sull’Ortigara ora le presenze sono diverse, sono attese oltre 400mila persone che affolleranno la città di Asti, ma la volontà è di portare un segno, di trasmettere un valore ogni anno uguale: “per non dimenticare…”.
Dall’Altopiano dei 7 Comuni, qui dalla Malga Col del Vento, porgiamo i nostri saluti a tutti gli Alpini che parteciperanno.
Malga Col del Vento