Di pastori, pecore e fotografie

Malga Col del Vento luogo di cultura. L’abbiamo sempre pensata così. Attraverso il cibo veicoliamo cultura. Attraverso i nostri animali veicoliamo cultura. E ora anche attraverso un incontro letterario vogliamo procedere su questa strada.

Venerdì questo, 3 febbraio, alle 20.00 la nostra malga ospiterà un momento conviviale con il fotografo Gigi Abriani, nato a Thiene nel 1960 e dal 1999 fotografo professionista. Gigi, nel tempo, si dedica a ricerche fotografiche di luce e illuminazione che lo portano a pubblicare nel 2017 il libro “Luce nel Silenzio”, opera ambientata sull’Altopiano dei Sette Comuni, nei luoghi della Grande Guerra.
Segue, nel 2018, “Sentieri nella Notte”, una raccolta di immagini del monte Pasubio e la strada delle 52 Gallerie. Con la terza opera, “Vita Ramenga”, svolge una ricerca personale osservando dall’interno il lavoro del pastore, condividendone emozioni, tensioni e tradizioni. La fotografia diviene, così, documentazione storica di un mondo ormai sconosciuto ai contemporanei. È di recente pubblicazione, infine, “I custodi delle terre alte. Racconti di transumanza” che presenteremo proprio da noi questo venerdì.

Pastorizia

È grazie a questo mondo che ci accomuna, quello della pastorizia, che facciamo la conoscenza di Gigi. La sua fama lo precede, e il passaggio da Licia Colò a presentare il libro “Vita ramenga” ha sicuramente lasciato l’impronta. La sua narrazione visiva di una vita “altra” dalla routine di scadenze, lavori e ferie a cui siamo abituati ci ha affascinati.
Tutto ha inizio dal ritrovamento, da parte di Gigi, di un baule del padre con, sul retro, stilizzato un gregge di pecore. “Perché una persona arriva a rappresentare questo mondo? Quali i legami con esso?” Da questa domanda è iniziata la ricerca di Gigi che, presto, si è trasformata in foto e parole su carta. Gigi ha voluto interagire con chi, questo mondo, lo conosce bene: i pastori.

Giambattista “Tita” Pernechele

Si è così avvicinato a un pastore transumante trentenne di Lusiana per capire da dove nasce la passione per la pastorizia. Figlio di un meccanico, pastore per scelta Giambattista Pernechele, detto Tita, è il protagonista di “Vita ramenga”, quella che lui ha scelto di intraprendere, in una transumanza continua – dalla Pedemontana alle malghe dell’Altopiano – a capo di un branco di pecore, capre, asini e cani.

vita ramenga

Rosa Pastora

Non solo Tita, ma anche tanti altri pastori altopianesi hanno fornito utili informazioni a Gigi, fino ad arrivare a Rosa Pastora, che ha consegnato a Gigi un diario della sua vita. Da qui l’idea di pubblicare un altro libro, “I custodi delle terre alte”, che verrà presentato in malga questo venerdì, 3 febbraio. Qui ci sono storie di vita, dettagli di mestieri e professioni nascosti ai più: fare un bastone e piegarlo con il fuoco, ricavare una campana per le pecore tutta fatta a mano… Ritratti e paesaggi, dettagli e pensieri di singoli e di famiglie. Ma soprattutto tanti perché di una vita controcorrente. Due anni di ricerca nel vicentino, bellunese e trentino, 240 pagine di esperienza e cuore. I racconti di Gigi, che custodiamo in Malga, da sfogliare, sono anche rivolti ai giovani, aprono lo sguardo verso un mondo altro fatto di ritmi cadenzati dalla ricerca dell’erba, dalla gestione dell’animale.

rosa pastora

Per un tuffo in storie che profumano di pascoli, vi aspettiamo venerdì 3 febbraio, ore 20.00, in Malga Col del Vento, con cena alla carta e un “filò” con l’autore e Rosa pastora.

CHIAMA

PORTAMI

BOOKING