On the road to…
Con la nostra rubrica “Altopiano, ti sveliamo”, oggi vi portiamo al Museo dell’Acqua, ad un quarto d’ora di macchina dalla malga, in località Kaberlaba, via Casa del Pastore 11. Questo museo è stato ideato dal Gruppo Speleologico Settecomuni e proposto al Comune di Asiago nel 1998. Inaugurato il primo giugno 2009, si prefigge di esplorare il tema “acqua” come fil rouge che collega i numerosi aspetti del binomio uomo/ambiente, spiegare quanto la presenza o la mancanza di questa risorsa abbia influito sullo sviluppo del territorio altopianese e dei suoi abitanti, promuovere la conservazione e la valorizzazione dei beni legati al rapporto uomo/acqua in riferimento alla morfologia del territorio, alla vita, al lavoro, al divertimento e alla tutela della risorsa, diffondere la conoscenza della risorsa acqua dal punto di vista scientifico, storico, sociale, artistico, favorire una cultura dell’acqua quale risorsa indispensabile e bene comune, perché si sa, l’acqua è vita.
H2O
Le sezioni museali sono numerose e permettono di toccare molte sfumature: si va da una riflessione sull’acqua come bene indispensabile e insostituibile per l’esistenza di tutti i viventi a uno studio sulla circolazione idrica sull’Altopiano del Sette Comuni; dall’esposizione di strumenti e sistemi per trattenere l’acqua in superficie e soddisfare i vari fabbisogni al diffondersi di diversi mestieri legati all’acqua, alla neve, al ghiaccio; da poster dedicati ad attività sportive fatte su acqua / neve / ghiaccio a leggende cimbre ambientate in caverne, voragini, sorgenti e laghetti; da documentazione sull’approvvigionamento d’acqua per le truppe e gli animali da soma presenti sul fronte altopianese nella Prima Guerra Mondiale alla grotta didattica “Kinderloch”. Nel Museo è stata, infatti, installata una struttura, dedicata ai bambini, che prevede un percorso a carponi in un cunicolo con segnali luminosi, commenti sonori e sorprese che li accompagnano alla sala delle meraviglie, dove la fanno da padrone stalattiti, stalagmiti, vaschette e colate, come in una vera grotta.
L’Anello dell’Acqua
Dentro e fuori. Il Museo dell’Acqua non ha confini. Per questo propone anche il sentiero didattico “Anello dell’Acqua”, un percorso di 2 km percorribile gratuitamente e liberamente, che si snoda tra prati e boschi nei dintorni del Museo. Lungo il percorso si possono, così, osservare fenomeni carsici, come la città di roccia, i campi solcati, le doline e l’ingresso della cavità sotterranea verticale detta “Buso dei mati”; trincee e postazioni di mitragliatrici della Prima Guerra Mondiale scavate nei massi calcarei; manufatti per la raccolta delle acque meteoriche, come l’antica cisterna in lastre di pietra, il pozzo e le pozze d’alpeggio; l’antica mulattiera comunale detta “Prìa dell’acqua” e i toponimi cimbri relativi all’acqua (fonte: www.museodellacqua7comuni.it).
[credits foto: museodellacqua7comuni.it]