Le pause rigeneranti

Una malga aperta 365 giorni l’anno. Strano, ma vero! È la nostra Malga Col del Vento, una struttura che – per la posizione favorevole in termini di altitudine – ci permette di farla vivere per quattro stagioni e non esclusivamente d’estate. Ma partiamo dalle chiusure. Sì, anche noi abbiamo bisogno di staccare dalla quotidianità, per ricaricarci ed essere più performanti di prima. Nei mesi di novembre e marzo – nei periodi pre-Natale e pre-Pasqua – quando la clientela è in diminuzione, ci prendiamo un po’ di riposo. Sono le nostre uniche vacanze.

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Le aperture vivaci

Quando apriamo, però, non spalanchiamo solo la porta della malga, ma anche del nostro cuore.
Io, la mia famiglia e la squadra che ruota attorno alla struttura ci facciamo trovare con il sorriso. L’accoglienza è il primo biglietto da visita e basta veramente poco per ricreare un’atmosfera armoniosa. Mettiamo testa, anima e cuore in tutto quello che facciamo.
Insomma, siamo ristoratori, gestori e un po’ psicologi.

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Spianare la strada

Già il sentiero che porta alla nostra malga stacca le persone dalla strada principale e le immerge nella natura: questo le aiuta ad immergersi in un nuovo mondo, lontano dal logorio quotidiano e a preparare l’animo per lasciarsi coccolare da noi, dal nostro buon cibo e dalla nostra ospitalità. I prodotti legati al territorio, il km zero (quello vero!), il “cibo lento” (il famoso slow food) e la genuinità fanno il resto.

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