Chi la dura, la vince
Ad accogliervi in Malga Col del Vento c’è la famiglia Sartori. Mamma Roberta, papà Stefano, figli Nicole e Marco. Sorrisi, intraprendenza e simpatia non mancano, né con i clienti, né tra di loro.
Abbiamo messo alla prova i “capi famiglia” con un’intervista doppia. La cosa divertente? Stefano non è a conoscenza delle risposte di Roberta e viceversa. Ma si sa… verba volant, scripta manent.
Conosciamoli meglio…
[indicheremo Roberta con la R, e Stefano con la S]
Nome, cognome, età
R: Roberta Forte, classe ’76.
S: Stefano Sartori, classe ’78.
Descriviti in 3 parole
R: Avventurosa, fantasiosa, rompiscatole.
S: Sole, cuore, amore (ride, ndr). Progettista, sognatore, chiacchierone o, meglio, narratore.
Descrivi in 3 parole il/la tuo/a partner
R: Buono, paziente, testardo.
S: Grande lavoratrice, cocciuta, irascibile ma paziente.
Che ruolo ricopri in malga?
R: Titolare e tuttofare, con una predilezione per la gestione della sala e per la parte ristorativa.
S: Io sono agricoltore. Siamo comunque tutti collaboratori familiari.
Descrivi in 3 parole la malga
R: È il paradiso, mi regala salute, perché è un luogo che mette pace e serenità, ed è vita.
S: Entusiasmante: dal punto di vista imprenditoriale abbiamo avuto un obiettivo e abbiamo lavorato duro per raggiungerlo. Famiglia: fondamentali l’apporto di tutti i nostri cari per avvicinarci alla meta e la fiducia da parte dei proprietari della malga ad affidarci questo regno prezioso. Tenacia: siamo stati perseveranti e ora siamo qui. Sbagliamo, ma aggiorniamo il tiro. Cadiamo, ma ci rialziamo.
Cosa ti piace di più della vita in malga?
R: la natura: erba, animali, sole, pioggia, vento, cavalli… La natura è la mia seconda passione, perché la prima sono i figli.
S: io, da quando ho la malga, non lavoro più. Chi diceva “Fai quello che ami e non lavorerai un solo giorno della tua vita”?! Ah, sì, Confucio. Beh, sembra scritta per me.
Qual è la cosa che più ti piace fare d’estate / d’inverno?
R: D’estate lavorare all’aperto, quindi occuparmi della manutenzione dello stabile, della stalla, seguire gli animali… insomma, il lavoro da contadina. D’inverno mi piace dormire, almeno qualche minuto in più rispetto l’estate. In realtà, però, la vita di malga non presenta moltissime differenze dall’estate all’inverno, perché gli animali vanno seguiti tutto l’anno. D’estate si lavora bene e maggiormente con la ristorazione. L’inverno è una stagione che ci godiamo di più: gli animali sono in stalla, ci coccoliamo davanti la stufa o sotto il piumone, la sera mangiamo con il camino acceso, osserviamo la neve scendere fuori dalle finestre, scrutiamo la volpe che cerca i topolini, il capriolo che passa…
S: Io sono un grande organizzatore, mi piace organizzare i lavori. E poi amo il rapporto con le persone, lì non ci sono eguali. D’inverno si innesca una tipologia di paesaggio magica. Nella stagione fredda ci relazioniamo con gli animali in maniera diversa: se d’estate sono più indipendenti, d’inverno ci sono i parti da seguire, i piccoli da custodire. È un mondo quasi spirituale.
Cosa ne pensi della cucina di malga?
R: È una cucina buona, sana, semplice, genuina. Quando si mangiano i nostri piatti ci si sente a casa.
S: La cosa fondamentale e principale è la semplicità. Quando si segue la linea semplice si vince. Il cuoco, a parer mio, deve instaurare un rapporto con la realtà locale, con il contesto. In questo caso noi puntiamo sul latte, sulle specialità cimbre, sull’agnello, insomma, risaliamo alle tradizioni e impieghiamo nella cucina quello che la terra ci offre: verze, radicchio, patate, spezie.
A quale abitudine non rinunceresti mai?
R: Non rinuncerei mai alla compagnia dei miei cavalli.
S: Degustare il vino.
3 buoni motivi per venire a Malga col del Vento:
R: 1. Si mangia sano.
2. Si trovano simpatia e amicizia.
3. È un posto meraviglioso, un mix di natura e tranquillità.
S: 1. L’accoglienza con il sorriso e l’empatia che si crea con le persone che arrivano in visita.
2. La nostra cucina.
3. Il paesaggio invidiabile.